È finita la tregua a Gaza, Israele torna a bombardare. Almeno 400 morti. Tra le vittime anche un ostaggio e il premier della Striscia LA DIRETTA

È finita la tregua a Gaza: le Forze di difesa israeliane (Idf) da ieri sera stanno colpendo siti di Hamas in tutta l’enclave palestinese. L’operazione è stata ribattezzata “Forza e spada”.

Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza gestito da Hamas ha detto che gli attacchi israeliani hanno fin qui ucciso più di 400 persone. Tra i morti ci sarebbero anche diversi bambini, un ostaggio israeliano e il premier di Gaza. Secondo medici e testimoni sono state colpite tre case a Deir al-Balah, un edificio a Gaza City e obiettivi a Rafah e Khan Younis.

L’Alto commissario Onu per dei diritti umani, Volker Türk, si è detto oggi “inorridito dagli attacchi aerei e dai bombardamenti israeliani di ieri sera a Gaza”. “La guerra deve finire” e “questo incubo deve finire immediatamente”, ha detto Turk in una dichiarazione rilasciata a Ginevra.

LA DIRETTA

12.33

“Deploriamo la ripresa dei bombardamenti a Gaza, che ha causato vittime civili incluso bambini”. Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea. “Chiediamo che Hamas liberi gli ostaggi e che Israele mostri moderazione”, ha aggiunto.

11.55

Secondo la tv saudita al Hadath, l’Egitto è in stretto contatto con i mediatori per porre fine all’attuale escalation a Gaza. Secondo il report, i mediatori stanno tentando di ottenere il rilascio di diversi ostaggi in cambio di un cessate il fuoco immediato. Israele ha informato i mediatori che al momento rifiuta un cessate il fuoco.

11.47

Il “sostegno politico e militare illimitato” dell’amministrazione statunitense a Israele è responsabile dell’ondata mortale di attacchi aerei a Gaza, afferma Hamas. “Con il suo sostegno politico e militare illimitato all’occupazione (Israele, ndr), Washington ha la piena responsabilità per i massacri e l’uccisione di donne e bambini a Gaza”, ha affermato il movimento in una dichiarazione.

11.46

Secondo fonti della sicurezza citate dai media israeliani, l’attacco a sorpresa dell’Idf a Gaza della notte tra lunedì e martedì ha tre obiettivi principali. Il primo è creare una pressione militare che superi la situazione di stallo nei negoziati sul rilascio degli ostaggi. I bombardamenti aerei sono stati effettuati in luoghi in cui l’Idf e i servizi segreti ritengono di non aver messo in pericolo la vita degli ostaggi. Il secondo obiettivo è far capire che Israele agirà non solo contro Hamas come organismo militare, ma anche come governo civile. Nella notte, infatti cinque alti funzionari dell’amministrazione civile e politica dell’organizzazione sono stati eliminati dimostrando che Israele non fa distinzioni tra i vertici di Hamas, sia militari che politici. L’attacco serve anche come segnale ai mediatori, e in particolar modo all’Egitto, che Israele si oppone al fatto che Hamas rimanga come organismo governativo o militare nella Striscia di Gaza “il giorno dopo”. Terzo obiettivo è quello di creare una forte pressione militare, in coordinamento e in congiunzione con gli Stati Uniti, su tutti gli elementi rimanenti nell’asse della resistenza sciita. Vale a dire, sugli Houthi, Hamas e l’Iran. Il coordinamento con gli Stati Uniti deriva, tra le altre cose, dal desiderio dell’amministrazione statunitense di mostrare agli attori regionali e ad altri che la minaccia di Donald Trump di “aprire le porte dell’inferno” non era una frase vuota, e che questi sono passi pratici che esigeranno un prezzo elevato da Hamas, dagli Houthi e anche dall’Iran stesso.

11.25

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha annunciato su Telegram che finora 404 morti e 562 feriti sono arrivati negli ospedali della Striscia. “Finora sono 404 i martiri e 562 i feriti giunti negli ospedali della Striscia di Gaza, a seguito dei molteplici attacchi e massacri commessi dall’occupazione nelle prime ore di oggi nella Striscia di Gaza – si legge in un comunicato stampa -. Diverse vittime sono ancora sotto le macerie e sono in corso le operazioni di recupero”.

10.58

Il quotidiano qatariota al-Araby al-Jadeed cita una fonte egiziana secondo cui “funzionari dell’intelligence hanno convocato d’urgenza una delegazione di Hamas al Cairo per discutere le modalità per fermare l’aggressione a Gaza”.

10.51

Nella notte, cinque alti funzionari dell’amministrazione civile e politica di Hamas sono stati uccisi durante gli attacchi israeliani. Lo riferiscono i media locali sottolineando che Israele non fa distinzioni tra i vertici di Hamas, sia militari che politici.

10.49

“Israele sta sfidando l’umanità e violando il diritto internazionale e i valori universali nel modo più grave”. Lo ha affermato il ministero degli Esteri turco, a proposito degli attacchi di Israele contro la Striscia di Gaza, come riferisce Anadolu. “Il massacro di centinaia di palestinesi negli attacchi di Israele a Gaza dimostra che la politica di genocidio del governo Netanyahu è entrata in una nuova fase”, ha affermato il ministro degli Esteri in una nota.

10.40

Il Cremlino ha definito l’attacco dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza “l”ingresso in una spirale di crescente tensione”. Lo riporta la Tass. “Naturalmente, un altro inasprimento della situazione, il riemergere di una spirale di tensioni crescenti è qualcosa che ci preoccupa. Naturalmente, le informazioni che arrivano sulle tante vittime tra la popolazione civile sono particolarmente preoccupanti”, ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo l’agenzia di stampa ufficiale russa.

10.34

Hamas ha annunciato che il suo capo di governo a Gaza è stato ucciso negli attacchi lanciati la notte scorsa dall’esercito israeliano.

9.33

La più grande associazione di familiari di ostaggi in Israele, il Families Forum ha chiesto al primo ministro Benjamin Netanyahu di “smettere di uccidere” i loro cari: “Le famiglie degli ostaggi chiedono un incontro questa mattina con il primo ministro, il ministro della Difesa e il capo della squadra negoziale, durante il quale verranno chieste garanzie su come gli ostaggi saranno protetti dalla pressione militare e come ci si aspetta che vengano riportati indietro”. Poi l’appello: “Smettete di ucciderli (…) adesso!”.

9.04

“Siamo molto preoccupati”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato da RTL 102.5 sulla ripresa del conflitto a Gaza. “Era evidente che c’era un innalzamento dei toni da parte di Israele – ha sottolineato -. È la conseguenza di un atteggiamento di Hamas sul rientro degli ostaggi. Si interrompe così non solo la tregua ma anche il percorso per riportare tutti gli ostaggi a casa. Speriamo di riuscire a ripristinare una tregua ma non sono ottimista, noi lavoreremo per farlo”.

8.31

“Non smetteremo di combattere finché tutti gli ostaggi non saranno tornati a casa e tutti gli obiettivi di guerra non saranno stati raggiunti”, ha affermato il ministro della Difesa, Israel Katz. Tra questi obiettivi, oltre alla restituzione di tutti gli ostaggi (vivi e morti), c’è la distruzione di Hamas come forza militare o politica nella Striscia di Gaza. Katz ha dichiarato poi che “le porte dell’inferno si apriranno a Gaza” e che Hamas verrà colpita con una forza “mai vista prima” se non rilascerà tutti i 59 ostaggi rimasti. “Stasera siamo tornati a combattere a Gaza alla luce del rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi e dopo le sue minacce di danneggiare i soldati dell’Idf e le comunità israeliane”, ha detto ancora Katz. “Non smetteremo di combattere – ha aggiunto – finché tutti gli ostaggi non torneranno a casa e tutti gli obiettivi della guerra non saranno raggiunti”.

8.26

“Il premier Benjamin Netanyahu e il ministro Israel Katz hanno istruito le Idf ad agire con forza contro Hamas nella Striscia di Gaza, dopo che l’organizzazione terroristica ha ripetutamente rifiutato di liberare i nostri ostaggi e respinto tutte le proposte ricevute dall’inviato americano Steve Witkoff e dai mediatori”, riferisce l’Ufficio di Netanyahu.

L’Idf sta “colpendo in questo momento siti di Hamas in tutta” l’enclave palestinese con “l’obiettivo di raggiungere gli scopi della guerra, tra cui il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti”.

 

 

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