Emilio Mordini/ “Cittadini complici di restrizioni covid. Burioni come Wanna Marchi”

Per Emilio Mordini, durante la pandemia covidle persone non sono state suggestionate: sono state, per un’infinità di ragioni, complici. E quella parte di popolazione che ha detto no, è stata massacrata”. Emilio Mordini è docente di bioetica alla Sapienza e di etica per la Società italiana di psichiatria, riveste il ruolo di segretario scientifico della Commissione di bioetica del Cnr e di quella dell’Ordine dei medici di Roma. Sentito a lungo dal quotidiano La Verità, Mordini paragona quanto accaduto durante la pandemia alle truffe messe a punto da Wanna Marchi.

Sono bastati tre ingredienti – analizza Emilio Mordini a La Verità – bucare lo schermo, scegliere il target, scegliere il timing”. E aggiunge che “un buon venditore sa scegliere il momento giusto”, così come “sa evocare e percepire qual è il desiderio di chi deve essere convinto”. In questo senso, “Burioni a suo modo è affascinante (come lo era Wanna Marchi); è stato sgradevole, ma buca lo schermo”. E aggiunge che nei “casi di truffa, c’è sempre una complicità del truffato. Se si vuole imbrogliare qualcuno, bisogna far sì che anch’egli in qualche modo si comporti in maniera ‘furba’ – spiega – La persona truffata è sempre coinvolta nel processo truffaldino”. Del resto sostiene che “quella maxi truffa poté accadere perché Wanna Marchi sapeva coinvolgere come complici i suoi ascoltatori”.

Pandemia e restrizioni covid, per Emilio Mordini “le persone hanno rapporto di dipendenza con lo Stato”

Secondo quanto Emilio Mordini ha esposto al quotidiano la Verità, il “target della scienza televisiva” che ha operato durante la pandemia è costituito da “persone prevalentemente con un lavoro dipendente”, che definisce “gente che voleva essere convinta, perché il messaggio che è stato dato loro è che ciò che fa lo Stato è fatto bene, e queste persone hanno con lo Stato un rapporto di ‘dipendenza’ , più che di cittadinanza in termini liberali”. Mordini non accetta la tesi delle persone che hanno accettato le restrizioni per paura: “c’è una fascia di persone spaventata dalle malattie in assoluto – sostiene – A qualcuno che aveva molta paura delle malattie è stato detto che c’era una malattia mortale, ma che lo Stato e la scienza potevano salvarlo se lui si fosse sottoposto a restrizioni e a una vaccinazione innocua e gratuita”.

Emilio Mordini non si dice ottimista su una migliore gestione di future emergenze che potrebbero presentarsi: “ricapiterà, come era già capitato in passato: durante il fascismo fu introdotta la tessera annonaria, noi abbiamo istituito il green pass – spiega a la Verità – Ratzinger disse che l’unico modo per non far disastri è sapere che la politica serve solo per cose semplici, anche se importanti: amministrare, gestire le tasse. Sperare di migliorare la natura umana con la politica provoca catastrofi. Gli esseri umani si migliorano riscoprendo il sacro, frequentando l’arte, la bellezza, la poesia, la musica”.

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