Ciclismo, il danese Mattias Skjlmose, 25 anni, alfiere del team americano Lidl-Trek, ha vinto in una volata a tre la Amstel Gold Race, prima tappa (olandese) del prestigioso trittico delle Ardenne.
Ha messo in fila i 2 super favoriti della corsa Pogacar e Evenepoel.
Corsa adrenalinica. A 42,5 km. dal traguardo infiamma la corsa Pogacar che va solo al traguardo senza però fare il consueto vuoto e a 8 km dall’arrivo il campione del mondo è raggiunto dal campione olimpico Evenepoel e dal danese Skjlmose. I tre procedono di comune accordo fino al 400 metri dalla linea di arrivo. Volata thrilling.
Parte per primo Pogacar affiancato da Evenepoel ma, a 50 metri dallo striscione,il danese con uno sforzo titanico brucia lo sloveno e vince di mezza ruota la Classica della birra. A 34” arrivano i primi inseguitori regolati da Van Aert che ancora una volta resta giù dal podio.
GARA BELLA E PAZZESCA

La Classica della birra, prima tappa del Trittico delle Ardenne nel giorno di Pasqua ha mantenuto le promesse. Gara dura, selettiva, pazzesca, di 256 km tra Paesi Bassi e Belgio, con 31 Muri e insidie ovunque.
Immutata la fama di corsa micidiale che richiama i più forti corridori del mondo. Partenza ufficiale alle 10.45, occhi puntati su Pogacar e Remco Evenepoel (vincitore venerdì della Freccia del Bramante) ma anche su Van Aert e Pidcock.
Dopo un’ora di corsa si registrano 8 attaccanti. I fuggitivi insistono e dopo 2 ore di gara sono sempre al comando. Superati i primi 8 Muri gli attaccanti sono sempre in testa a 150 km alla fine. Ma il plotone principale comincia a rosicchiare secondi agli attaccanti.
Dopo 3 ore la situazione è immutata. La carovana affronta una serie di brevi strappi, c’è fermento in gruppo che si porta a ridosso della fuga. La UAE fa il ritmo nel gruppo che continua a recuperare sulla fuga che, peraltro si è spezzata.La corsa sta per esplodere col gruppo compatto.
A 50 km dal traguardo le squadre si studiano e palesano nervosismo, Alaphilippe resta in testa e controlla soprattutto i big. La selezione è inevitabile e il gruppo non conta più di una quarantina di corridori Alaphilippe e Pogacar allungano, conquistano 10” in due km, poi Tadej abbandona il francese con una accelerazione progressiva.
LA SVOLTA A 42 KM DALL’ARRIVO
Pogacar suona la sveglia, sgretola il gruppo, resta solo al comando, sul Fromber ha già 28” di vantaggio. Lo braccano una dozzina di uomini. Mantiene un margine costante. Ogni tanto si volta per controllare la potenzialità dei suoi più immediati inseguitori, non fa però il vuoto. Si muove Evenepoel, va alla caccia di Pogacar con Skijelmose a ruota. Tadej non sembra irresistibile come nei suoi giorni migliori. Archiviati 240 km di corsa, Pogacar è sempre al comando. Ultimi 14 km, Tadej ha 20” di vantaggio. Ma Remco non molla.
FINALE AL CARDIOPALMA
Pogacar teme di essere raggiunto. E sarà proprio così. Il duello con la coppia di inseguitori è bellissimo. Il gap scende sui 8-10”.A 8 km dal traguardo Pogacar e’ agganciato. Ora sono in tre al comando. Tensione alle stelle. Sull’ultimo muro il trio indugia. Volatona thrilling. Vince il danese Skijelmose, brucia di mezza ruota Pogacar e vince una corsa pazzesca: ha messo alle spalle un campione del mondo e l’oro olimpico. Una favola. E Skijelmose, incredulo di tanta impresa, si abbandona ad un pianto liberatorio.
ORDINE DI ARRIVO
1. Skijelmose in 5h49’58”, 2. Pogacar, 3. Evenepoel, 4. Van Aert (+00.34), 5. Mattehews (+00.34), 6. Barre (+00.34), 7. Gregoire (+00.34), 8. Benoot (+00.34), 9. Pitcock (+00.34), 10. Ben Healy (+00.34).
L’articolo Il danese Skjlmose vince la Amstel di ciclismo, battendo in volata i favoriti Pogacar ed EvenepoelI proviene da Blitz quotidiano.