Un altro funzionario libico accusato di crimini contro l’umanità ha transitato, in queste ore, in Italia: si tratta di Abdel Ghani al-Kikli, meglio noto come Gheniwa o Gnewa. Al-Kikli è il capo della milizia Stability Support Apparatus ed è accusato di crimini contro l’umanità. Nella giornata di ieri, giovedì 20 marzo, è arrivato a Roma con un volo privato ed è andato a fare visita a Adel Jumaa Amer, il ministro libico degli Affari Interni che si trova ricoverato nella capitale dopo un attentato.
La notizia è stata diffusa dal dissidente libico Husam El Gomati e ripresa dalla Repubblica. E così, dopo il caso di Al Masri, il torturatore condannato dalla Corte penale internazionale scarcerato e rimpatriato con un volo di Stato italiano, un altro torturatore è transitato in Italia dove, con molta probabilità, si trova ancora.
Oltre che da El Gomati, la sua presenza è confermata anche dalla Ong Refugees in Libya. Su X è stata pubblicata una sua foto che lo ritrae all’European Hospital dell’Eur. Nello scatto appare al fianco del ministro che si trova a letto. Il miliziano a quanto pare è atterrato a Fiumicino intorno alle 18 del 20 marzo prima di essere accompagnato in ospedale da una delegazione di alto livello.

Chi è al-Kikli
Anche al-Kikli è da tempo nel mirino di organizzazioni internazionali come l’Onu e Amnesty International. Al momento non è noto se anche su di lui penda un possibile mandato d’arresto da parte della Corte penale internazionale. A al-Kikli vengono attribuiti più di 500 episodi di violenza dal Centro Europeo per i Diritti Umani e Costituzionali che ha presentato alla Corte penale internazionale un dossier di centinaia di pagine. È accusato di aver commesso torture, stupri ed esecuzioni nei centri di detenzione libici.
Gheniwa è stato in Italia già lo scorso luglio per assistere alle finali del Campionato nazionale libico ospitate nel nostro Paese su iniziativa del Governo Meloni.
L’articolo Il torturatore libico al-Kikli accusato di crimini contro l’umanità è in Italia. Un nuovo caso Al Masri? proviene da Blitz quotidiano.