Incidenti sull’A1, dieci vittime in 20 giorni. L’appello: “Su tir e furgoni sistemi di frenata automatica”

Lunedì 4 agosto si è consumata l’ennesima tragedia sulle autostrade della Toscana. L’incidente ha portato il bilancio a dieci vittime in meno di tre settimane, tutte in contesti che hanno visto coinvolti mezzi pesanti. Un dato inquietante, che riflette l’urgenza di affrontare con serietà la questione della sicurezza stradale.

Anche martedì 5 agosto si è verificato un ulteriore incidente – fortunatamente senza vittime – che conferma una situazione ormai al limite. A lanciare l’allarme è Stefano Guarnieri, presidente dell’Associazione Lorenzo Guarnieri, fondata in memoria del figlio 17enne, ucciso da un motociclista nel 2010. Da allora, Guarnieri si è impegnato attivamente nella promozione di politiche per la sicurezza stradale.

La ricetta di Guarnieri: tecnologia e prevenzione per salvare vite

“La mia prima vicinanza va alle famiglie delle vittime – afferma Guarnieri – che ora affronteranno un dolore lungo e profondo”. Ma oltre alla solidarietà, è urgente intervenire con misure concrete, a partire dalla tecnologia sui mezzi pesanti.

Secondo Guarnieri, i camion e furgoni dovrebbero essere dotati obbligatoriamente di sistemi avanzati di assistenza alla guida, come:

  • frenata automatica d’emergenza,
  • rilevamento della distanza di sicurezza,
  • sensori per ostacoli,
  • alert per superamento corsia e colpi di sonno.

Tutte tecnologie già disponibili e installabili anche sui veicoli più datati, ancora molto diffusi tra tir e furgoni. “Se fossero obbligatori – spiega – secondo un nostro studio del 2022 si potrebbero salvare fino a 200 vite l’anno”.

La distrazione, sottolinea, è una delle cause principali di incidenti: più ore al volante significano più stanchezza e meno prontezza. Ecco perché i sistemi di assistenza diventano indispensabili proprio per chi guida veicoli pesanti tutto il giorno.

Tutor, limiti e formazione: una strategia completa per il futuro

La prevenzione non può fermarsi alla tecnologia. Guarnieri punta il dito anche contro la mancanza di controllo e formazione:

  • servono più tutor, dispositivi che hanno ridotto gli incidenti fino al 70% nei tratti dove sono installati;
  • è fondamentale introdurre il limite di 110 km/h sulle autostrade, come già proposto in passato dal ministro Ferri;
  • occorre una vera educazione stradale per i professionisti del trasporto, promossa in collaborazione con le associazioni di categoria.

“Gli autisti devono essere sensibilizzati – ribadisce – al rispetto delle regole, in particolare velocità e tempi di sosta obbligatori”. Anche il boom delle consegne ha portato a un aumento dei furgoni su strada, molti dei quali vecchi e pericolosi.

 

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