LA CADUTA DEL RAGAZZO IMMAGINE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO MICHAEL MANN

LA CADUTA DEL RAGAZZO IMMAGINE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO MICHAEL MANN

Articolo di James Delingpole – Sabato 22 Marzo 2025

Anche se non avete mai sentito parlare di Michael Mann, avrete sicuramente percepito la sua nefasta influenza sulle vostre bollette energetiche. È l’inventore del grafico a “mazza da hockey”, che mostra un brusco aumento delle temperature globali alla fine del XX secolo, simile alla lama di una mazza da hockey su ghiaccio. Questo grafico ha dato un impulso decisivo alla paura del cambiamento climatico ed è stato usato come scusa dai policymaker per far schizzare alle stelle tasse verdi, tariffe e regolamentazioni. Mann era un accademico poco noto che aveva appena conseguito il dottorato presso l’Università del Massachusetts quando il suo grafico fu pubblicato sulla rivista Nature nel 1998. In pochi mesi – celebrato ovunque, dal New York Times al Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) – era diventato il ragazzo immagine dell’apocalisse del presunto riscaldamento globale. Mai prima d’allora uno scienziato aveva dimostrato la minaccia di una catastrofe climatica imminente in modo così grafico e drammatico.

La causa legale che lo vede coinvolto si trascina nei tribunali statunitensi dal 2012, quando Mann intentò una causa per diffamazione contro due giornalisti. Uno di questi, l’arguto canadese ed ex critico di The Spectator Mark Steyn, aveva definito il lavoro di Mann “fraudolento”. L’altro, Rand Simberg del Competitive Enterprise Institute, aveva detto che Mann aveva “molestato e torturato i dati”, chiamandolo “il Jerry Sandusky della scienza del clima”, in riferimento a un noto molestatore di minori condannato. Nei primi anni di questo lungo esercizio di “lawfare” (guerra legale), Mann sembrava avere il controllo della situazione. “Il processo è la punizione”, si dice spesso di casi come questo, progettati per protrarsi all’infinito fino a quando i convenuti non possono più permettersi la rappresentanza legale e sono costretti a una capitolazione umiliante e costosa. Steyn e Simberg contrattaccarono accusando Mann di utilizzare “SLAPP” (Strategic Lawsuits Against Public Participation), ovvero cause strategiche contro la partecipazione pubblica.

Mann è abituato a ricevere critiche al suo lavoro. È stato il principale bersaglio dello scandalo “Climategate” del 2009, quando email trapelate dal Climatic Research Unit dell’Università dell’East Anglia suggerivano che lui e altri scienziati del clima avessero cospirato per manipolare i dati – “nascondere il declino” – al fine di far apparire il riscaldamento globale più grave di quanto non fosse. I critici del “Climategate” sostengono che ciò dimostri che il grafico a mazza da hockey sia una frode deliberata. Mann, insieme ai suoi sostenitori, ha sempre negato qualsiasi illecito, insistendo sul fatto che il suo grafico rimane valido e che le email sono state fraintese.

All’inizio del 2024, sembrava che Mann stesse finalmente ottenendo la sua rivincita legale contro Steyn e Simberg. Una giuria di Washington DC – non sorprende, vista la composizione politica della città – stabilì che i due lo avevano diffamato e gli assegnò 1 milione di dollari di danni punitivi. I media mainstream celebrarono il verdetto come una grande vittoria contro la “disinformazione” sul clima, con Mann che si presentava come un martire della scienza perseguitato da negazionisti finanziati dall’industria dei combustibili fossili.

Ma la vittoria è durata poco. Nel marzo 2025, il caso ha preso una piega sorprendente. Il giudice Alfred Irving della Corte Superiore del Distretto di Columbia ha stabilito che Mann e i suoi avvocati avevano agito in malafede durante il processo, presentando prove errate e facendo false dichiarazioni alla giuria e al tribunale riguardo ai danni derivanti dalla perdita di finanziamenti per le sue ricerche. Di conseguenza, il giudice ha ridotto i danni punitivi da 1 milione di dollari a soli 5.000 dollari e ha ordinato a Mann di pagare oltre 530.000 dollari di spese legali agli avvocati di Steyn e Simberg. Questa è la seconda sconfitta legale per Mann in pochi mesi: a gennaio 2025, un altro tribunale lo aveva obbligato a versare oltre 500.000 dollari in spese legali al National Review per un altro tentativo fallito di causa legale.

Il caso Steyn-Simberg sottolinea i pericoli di usare il sistema legale per mettere a tacere i critici. Mann ha trascinato i suoi avversari in tribunale per 13 anni, apparentemente per punirli per aver osato mettere in discussione il suo lavoro. Ma il ridimensionamento del risarcimento e l’imposizione di spese legali dimostrano che i tribunali non sono sempre disposti a lasciar passare tali tattiche. È una vittoria per la libertà di parola e un monito che il sistema legale non dovrebbe essere uno strumento per intimidire il dissenso.

Inoltre, il caso getta un’ombra sulla credibilità di Mann. Se non ci si può fidare di lui per dire la verità quando è sotto giuramento e in tribunale – come ha stabilito il giudice Irving – allora perché dovremmo fidarci del suo grafico a mazza da hockey o della sua affermazione che il riscaldamento globale sia una crisi esistenziale? Le sue sconfitte legali arrivano in un momento in cui la narrazione dell’allarmismo climatico sta già vacillando. Sempre più persone si chiedono perché, dopo 30 anni di avvertimenti apocalittici, il mondo non sia ancora finito – e perché le soluzioni “verdi” sembrano solo aumentare il costo della vita senza evidenti benefici ambientali.

Mann rimane una figura polarizzante. Per i suoi sostenitori, è un eroe che combatte la disinformazione e gli interessi dei combustibili fossili. Per i critici, è un simbolo di ciò che non va nella scienza del clima: arroganza, manipolazione dei dati e un rifiuto di affrontare un dibattito onesto. Dopo queste recenti batoste legali, è difficile non vedere la sua stella in declino. Il ragazzo immagine del cambiamento climatico potrebbe aver raggiunto il picco della sua influenza – e la discesa sembra essere iniziata.

Fonte: Spectator

Fonte: LA CADUTA DEL RAGAZZO IMMAGINE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO MICHAEL MANN (Autore: Enzo Ragusa)

L’articolo LA CADUTA DEL RAGAZZO IMMAGINE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO MICHAEL MANN proviene da MIOMETEO.COM.