Articolo di Enzo Ragusa – Mercoledì 6 Agosto 2025 – Tempo di lettura 2 minuti
La Grande Barriera Corallina, uno degli ecosistemi marini più iconici al mondo, ha subito significative variazioni nella sua copertura di corallo duro negli ultimi quattro decenni, come evidenziato dai dati raccolti dall’Australian Institute of Marine Science (AIMS) e aggiornati fino a maggio 2025.

Il grafico proviene dai dati del Australian Institute of Marine Science (AIMS)
Un recente grafico che copre il periodo dal 1986 al 2025 offre uno spaccato affascinante e complesso della salute di questo patrimonio naturale. Dal 1986, la copertura di corallo duro è diminuita costantemente, scendendo da circa il 30% a un minimo di 15-20% intorno al 2010-2012. Questo declino è attribuito a una combinazione di fattori, tra cui il riscaldamento globale, l’acidificazione degli oceani e gli eventi di sbiancamento dei coralli, aggravati da attività umane come l’inquinamento e la pesca eccessiva.
Tuttavia, a partire dal 2012, si è osservata una sorprendente inversione di tendenza. La copertura di corallo è aumentata gradualmente, raggiungendo un picco tra il 2022 e il 2024, con valori che si avvicinano al 35-40%. Questo recupero suggerisce che gli sforzi di conservazione, come la gestione delle aree marine protette e la riduzione dell’inquinamento, potrebbero aver avuto un impatto positivo. L’aggiornamento più recente, che copre il periodo da novembre 2024 a maggio 2025, mostra una lieve flessione dopo il picco, portando la copertura a circa il 30-35%.
Sebbene questo calo possa destare preoccupazione, gli esperti ritengono che sia troppo presto per trarre conclusioni definitive e che i dati futuri saranno cruciali per comprendere se si tratti di una fluttuazione naturale o di un nuovo trend negativo. Questi dati evidenziano l’importanza di un monitoraggio continuo e di politiche ambientali efficaci.
La Grande Barriera Corallina rimane un indicatore chiave della salute degli oceani globali, e il suo recupero parziale offre buone prospettive per il futuro, ma anche un monito a intensificare gli sforzi per mitigare l’inquinamento per proteggere questo fragile ecosistema per le generazioni future.
L’articolo LA SALUTE DELLA GRANDE BARRIERA CORALLINA: UN’ANALISI DEI DATI 1986-2025 proviene da MIOMETEO.COM.