La storia dello stabilimento di Castel Volturno che ha vietato a una famiglia di portarsi il cibo da casa

Divieto di consumare il pranzo portato da casa e cibo finito nella spazzatura: è quanto accaduto a una madre campana con i suoi tre figli in uno stabilimento di Castel Volturno, nonostante avesse pagato 25 euro d’ingresso. A denunciare il fatto è il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, con un post su Facebook che riaccende le polemiche estive sulle regole, spesso discutibili, imposte da alcuni lidi. “Al momento del pranzo hanno preso dalle borse il cibo che avevano preparato in casa, ma sono state subito fermate da un addetto alla sicurezza che ha fatto presente che sul lido non era possibile consumare quel tipo di cibo. Nonostante diverse insistenze, per evitare ulteriori discussioni, ai malcapitati non è rimasto da fare che gettare nella spazzatura quanto avevano portato da casa e comprare una pizza al bar del lido”, scrive Borrelli. “Siamo stati costretti a gettare tutto quello che avevamo preparato a casa, una semplice insalata di pasta”, racconta la donna, allegando foto del pranzo buttato e dello scontrino per la pizza. “Non volevo rovinare la giornata ai miei figli, ma non è giusto dover obbligatoriamente consumare al bar”, prosegue. Borrelli denuncia: “Ogni estate spuntano cartelli illegittimi. Nessuno può vietare cibo e bevande portati da casa in spiaggia o nei lidi”.

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