Le emoji nascondono pericoli, il linguaggio criptico degli adolescenti inquieta

Occhio, le emoji nascondono pericoli. Il linguaggio degli adolescenti più è criptico e più desta sospetti. Il problema è serio. Nel Regno Unito addirittura è nata una guida che aiuta i genitori a vigilare. Spesso papà e mamma ignorano o sottovalutano le parole in codice dei loro figli. Non ne sanno niente. Non sanno che certi termini in voga tra i ragazzi, termini apparentemente innocui, in realtà nascondono parole e significati inimmaginabili.

Ci sono emoji – ovvero simboli, lettere, numeri usati sugli smartphone allo scopo di rappresentare determinate espressioni facciali e di posture – cha non si limitano a vivacizzare il testo (vedi l’utilizzo di faccine nell’app di messaggistica) ma possono anche nascondere dell’altro. Non a caso un report del 2021 realizzato dalla Comunità Europea analizza il fenomeno. Il report si intitola “Incel: la sua rilevanza e le sfide per la prevenzione e il contrasto dell’estremismo violento”. E il report specifica: Di fatto la “comunità incel” in rete opera come un gruppo di supporto emotivo online. Ma qui i violenti misogini forniscono uno sbocco tossico nel vedere convalidati i loro sentimenti. In altre parole, c’è il boom di ragazzi respinti dalle donne e sedotti dall’odio. Il rischio di violenze è triplicato negli anni. Gli uomini vivono ancora il retaggio machista.

Adolescence, la serie tv che ha allarmato

Il fenomeno inquietante è stato rilanciato dalla miniserie televisiva britannica “Adolescence”, approdata in Italia negli ultimi tempi. Racconta la storia di un tredicenne accusato dell’omicidio di una compagna di scuola che l’aveva rifiutato. Una miniserie disturbante che analizza la violenza adolescenziale e le mancanze degli adulti che spesso trascurano gli stati d’animo dei loro ragazzi.

una scena della serie tv Adolescence
Le emoji nascondono pericoli, il linguaggio criptico degli adolescenti inquieta (Fonte Ansa) – Blitz Quotidiano

I genitori di mezzo mondo (la serie è il titolo più visto su Netflix in 80 Paesi) si sono chiesti quanto in realtà conoscono il linguaggio dei loro figli. Ad esempio: il cuore rosso significa “amore”, quello viola “eccitato”, giallo “interessato”, rosa “interessato ma non al sesso”, arancione “andrà tutto bene”. In Inghilterra è stato distribuito un documento che svela il significato nascosto e “sinistro” dei simboli utilizzati dai ragazzi. Qualche esempio.

La pillola rossa – È un linguaggio che può essere interpretato come “vedo la verità”. Un invito all’azione proveniente dai siti web, blog, e forum online che promuovono la mascolinità tossica, la misoginia, e l’opposizione al femminismo.

La teoria 80-20 – Collegata alle emoji del “100” la teoria in auge dice che l’80% delle donne è attratto solo dal 20% degli uomini. Gli esclusi devono cercare di ingannare le donne per avere successo con loro. Se falliscono vengono travolti dalla rabbia e dal costante desiderio di vendetta.

Lo slang per dribblare i genitori – I ragazzi usano il linguaggio delle abbreviazioni per non essere sorpresi dai propri genitori e coltivare le proprie intenzioni attraverso una comunicazione fatta di messaggi in codice. Il mancato controllo porta spesso figli sulla cattiva strada.

La cessione online delle droghe– Molte emoji vengono usate per parlare e vendere droga online. Già nel 2023 la polizia del Surrey (contea inglese vicina a Londra) ha diffuso una guida per genitori indicando i riferimenti alle sostanze stupefacenti. A tanto siamo già arrivati.

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