Tra le notizie che arrivano oggi dal mondo ci sono diversi aggiornamenti relativi alla politica internazionale, ma non solo. Come ogni giorno, vediamo le news nel dettaglio.
Il Washington Post, citando proprie fonti anonime, conferma la notizia circolata nelle scorse ore, ovvero che l’imprenditore Elon Musk avrebbe cercato personalmente di convincere il presidente americano Donald Trump di revocare i dazi, anche quelli sulla Cina. Ma il tentativo non avrebbe finora avuto successo. La rottura di Musk con Trump sulle tariffe, priorità dell’amministrazione americana, rappresenta il disaccordo più importante tra il presidente e uno dei suoi principali consiglieri e sostenitori.
Spostiamoci in Cina, dove è ferma la condanna da parte di Pechino verso il vicepresidente americano JD Vance, definito “ignorante e maleducato”, per il riferimento al fatto che Washington abbia preso in prestito denaro dai “contadini cinesi”. “La posizione della Cina sulle relazioni economiche e commerciali bilaterali è stata resa molto chiara”, ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian. “È sorprendente e triste sentire parole così ignoranti e maleducate da questo vicepresidente”, ha aggiunto.
Passiamo al Guatemala, il cui presidente ha annunciato la scoperta di un altare di origine precolombiana nel Parco nazionale di Tikal, in una zona residenziale preispanica identificata come Gruppo 6D-XV. La scoperta, effettuata dagli archeologi locali, comprende i resti scheletrici di tre minori e prove di legami tra la cultura Maya e quella Teotihuacan tra il IV e il V secolo d.C. Secondo gli esperti, l’altare era destinato ai sacrifici umani, soprattutto di bambini.
Restando oltre oceano, gli indigeni dell’Amazzonia e dell’Oceania hanno chiesto di avere “voce e potere” uguali ai capi di Stato alla Cop30 che si terrà a novembre a Belém, in Brasile: lo si legge in un documento pubblicato sul sito del Coordinamento delle organizzazioni indigene dell’Amazzonia brasiliana (Coiab). Nel testo – intitolato ‘Dichiarazione dell’alleanza tra i popoli nativi dell’Amazzonia, del Pacifico e dell’Australia – viene sottolineata la necessità che i leader dei popoli nativi abbiano “la stessa legittimità, potere decisionale e rispetto dei rappresentanti dei Paesi” in occasione della prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Hanno fatto il giro del mondo le parole di un giudice della Corte suprema brasiliana, Alexandre de Moraes, in un’intervista alla rivista americana The New Yorker. Se Joseph Goebbels, il ministro della propaganda di Adolf Hitler, fosse vivo e avesse avuto accesso a X, “saremmo stati spacciati”, perché “i nazisti avrebbero conquistato il mondo”. “L’estrema destra ha notato che, durante la primavera araba, i social erano in grado di mobilitare le persone senza intermediari”, ha affermato il giudice, facendo anche riferimento al potere della conoscenza degli algoritmi. “La gente si è resa conto di quanto fosse facile reindirizzare tutto questo al potere politico”.
L’articolo LE NOTIZIE DAL MONDO, da Musk che ha chiesto a Trump di revocare i dazi, alla Cina che ha definito il vicepresidente americano JD Vance “maleducato” proviene da Blitz quotidiano.