Mamma e figlia trovate morte a Villa Pamphili, il caso a Chi l’ha Visto? Dai tatuaggi della donna al cancello aperto

Una scena terribile è al centro della nuova puntata di Chi l’ha visto?. Il caso riguarda il ritrovamento dei corpi di una donna e una bambina, madre e figlia, all’interno del parco romano di Villa Pamphili. In studio, anche Elisabetta Accardo, portavoce della Questura di Roma, che ha lanciato un appello importante per il riconoscimento delle vittime.

Secondo la ricostruzione fornita dal programma, la scoperta è avvenuta quasi per caso, grazie a un gruppo di bambini che stavano giocando a pallone. Uno di loro, nel tentativo di recuperare la palla finita lontano, ha notato un sacco con dentro il corpo della donna. “Se non fosse stato per quel tiro, probabilmente non l’avremmo mai trovata”, ha raccontato un testimone. Dai primi risultati dell’autopsia, è emerso che la madre sarebbe morta alcuni giorni prima della figlia, ancora molto piccola.

Un bambolotto che era una bambina

Un altro testimone ha descritto in lacrime il ritrovamento della bambina. “Mi hanno chiamato due ragazze. Pensavamo fosse un bambolotto. Era senza vestiti, a pancia in giù”. Diversamente dalla donna, la bambina non era stata nascosta, ma lasciata in un punto visibile del parco, in una radura quasi spoglia. “Quel luogo era come un buco nero in mezzo al verde. Una cosa brutta in una bellezza perfetta”, ha detto l’uomo, ancora scosso. Il trauma vissuto dai testimoni oculari è profondo: “Quel corpicino non lo dimenticherò mai”.

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Mamma e figlia trovate morte a Villa Pamphili, il caso a Chi l’ha Visto? Dai tatuaggi della donna al cancello aperto (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Indizi, accessi e l’appello della polizia

Un altro elemento emerso riguarda un cancello danneggiato, rimasto aperto per giorni dopo un incidente stradale. “Normalmente si chiude alle 21”, spiegano i giornalisti del programma, insinuando il dubbio che qualcuno possa essere entrato di notte nel parco. Il dettaglio potrebbe rivelarsi cruciale per capire dove e quando i corpi siano stati lasciati lì.

Per aiutare nell’identificazione, la polizia si concentra su tre tatuaggi presenti sul corpo della donna, che avrebbe tra i 20 e i 30 anni. Tra questi, due pappagalli, un disegno nella zona lombare e uno che potrebbe rappresentare la bandiera dell’Albania. L’appello della portavoce Accardo è chiaro: “Quel tatuaggio lombare potrebbe essere stato notato durante un parto recente. La bambina aveva pochi mesi. Qualcuno in ospedale potrebbe ricordarsene”.

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