Città del Messico, 15 maggio 2025 – Uccisa con diversi colpi di pistola mentre era in diretta su TikTok. L’influencer messicana Valeria Márquez, 23 anni, è morta così: assassinata nel suo salone di bellezza a Zapopan, nello Stato occidentale di Jalisco, dove opera un pericoloso cartello della droga.
Il video sulla piattaforma social mostra gli ultimi istanti della ragazza, vestita con una canottiera fucsia e con in mano un maialino di peluche colorato che le era appena stato regalato. “Sei Valeria?”, le chiede cordialmente una voce maschile fuori campo. “Sì”, risponde Márquez con aria preoccupata. A questo punto l’influencer spegne il microfono e crolla pochi secondi dopo, freddata da più colpi d’arma da fuoco. Una scena da film che ha scatenato l’indignazione degli utenti, ma che ora potrebbe aiutare gli inquirenti a incastrare il killer.
Valeria Márquez, che su TikTok vantava 100mila follower, non aveva mai denunciato minacce, ha dichiarato il sindaco di Zapopan, Juan Josè Frangie. I primi risultati dell’indagine non suggeriscono ancora un collegamento tra il delitto e la criminalità organizzata, sebbene in quest’ultimo periodo diversi creatori di contenuti sono finiti nel mirino. Secondo il quotidiano Excélsior, finora nel paese sono stati assassinati 16 influencer da presunti membri della criminalità organizzata, apparentemente per aver criticato o essere stati associati a narcoboss, o per aver espresso sostegno a una gang. Va segnalato, poi, che da un rapporto delle Nazioni Unite emerge che in Messico vengono uccise 10 donne al giorno e il 70% delle cittadine di età superiore ai 15 anni ha subito almeno una volta nella vita qualche forma di aggressione.
La Procura di Jalisco ha negato le voci secondo cui El Doble R, leader del Cartello di Jalisco Nuova Generazione, sia il principale sospettato dell’omicidio. Questo perché, secondo indiscrezioni non confermate, l’uomo aveva una relazione con la vittima da diversi mesi. Il carello Jalisco Nueva Generacion è una delle otto mafie latinoamericane (sei delle quali messicane) inserite nella lista delle organizzazioni “terroristiche” dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.