Sinner, novità sulla sentenza: la notizia è appena arrivata

Per Jannik Sinner si parla ancora della squalifica di tre mesi: arriva ancora una novità che riguarda il numero 1 al mondo

Chissà quando si potrà considerare chiuso definitivamente il caso clostebol. Se lo starà domandando Jannik Sinner che è stato convinto dai suoi legali ad accettare i tre mesi di squalifica pur di mettere nel cassetto l’intera vicenda.

Invece quel cassetto continua ad essere aperto a giorni alterni e l’ultimo ad averlo fatto è il sindacato dei tennisti, quella PTPA voluta da Novak Djokovic e che ora ha in Nick Kyrgios (già proprio lui) uno dei riferimenti. Così è arrivata la denuncia alle istituzioni del tennis (dall’ATP all’Itia), un lungo e duro atto d’accusa che tira in ballo – ma qualcuno aveva dubbi? – anche Sinner e il caso doping che lo ha riguardato.

Si grida allo scandalo come al solito, si tira in ballo il discorso ormai stantio del favoritismo verso il numero 1 al mondo, si leggono nel documento accuse assurde e inesattezze che saltano facilmente agli occhi. L’ennesimo scandalo di una vicenda che ha stancato e che, ormai è chiaro, non fa assolutamente bene al tennis mondiale. Come non fanno bene le parole che arrivano dal Ceo della PTPA, Ahmed Nassar, che con una giravolta degna del miglior ballerino dice una cosa e poi l’esatto contrario. Sinner innocente, ma anche Sinner trattato meglio di altri tennis, un controsenso che qualcuno prima o poi proverà a spiegare.

Sinner, la PTPA: “Innocente, sistema da cambiare”

Nassar nel corso di un’intervista a Ubitennis ha detto la sua sul caso Sinner e sulla denuncia presentata dal sindacato voluto da Djokovic.

Il ceo della PTPA Nassar
Sinner, la PTPA: “Innocente, sistema da cambiare” (Screen Youtube Tie Break) – Blitzquotidiano.it

“Sono stato chiaro sul caso di Jannik – le parole del Ceo della PTPA – . È stato trattato ingiustamente da un programma anti-doping fuori controllo, illegale e non adeguato. Allo stesso tempo altri hanno puntualizzato che è stato trattato meno ingiustamente di molti altri giocatori“. Si ritorna quindi sul trattamento di favore ricevuto dal campione italiano, cavallo di battaglia di Kyrgios e dei suoi seguaci: “La soluzione qui non è quella di trattarlo in maniera ancora più ingiusta, né quella di trattare altri giocatori ingiustamente come Sinner. La soluzione è quella di trattare tutti i giocatori in maniera giusta“.

Quindi l’affondo sulla squalifica di Sinner: “Se qualcuno non è in errore – si domanda Nassar – , come è stato giudicato da Itia e Wada, come è possibile che ci è voluto circa un anno per risolvere questo caso e perché come risultato c’è stata una sospensione di tre mesi ancora in corso“. Da qui l’affondo contro il sistema antidoping: “Non sta funzionando e dobbiamo cambiarlo

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