Un rientro da numero uno per Sinner. Foro Italico tutto in piedi. Roma impazzita. Jannik Sinner è tornato in campo dopo tre mesi di squalifica.
E ha battuto l’argentino Navone in due limpidi set: 6-3, 6-4. Pratica sbrigata in un’ora e 40 minuti nel delirio di un Centrale tutto per lui. E quando alle 20.46 il match è terminato la Sinnermania è esplosa in un boato liberatorio. Cose da Maracanà ai tempi di Pelé.
Fiato alle trombe: Jannik è tornato. Ha centrato la 22esima vittoria consecutiva. L’altoatesino non perde dall’ottobre del 2024 contro Alcaraz in finale a Pechino. Lunedì terzo turno con De Jong, l’olandese n. 93 del mondo.
MATCH SEMPRE SOTTO CONTROLLO

Sinner ha piegato l’orgoglioso Navone agli Internazionali dopo 104 giorni di assenza dal campo. Alle 19.09 Jannik al servizio iniziale si è messo alle spalle l’incubo Clostebol. Il primo gioco è suo. Il diritto comincia a toccare quota 145km/h. L’azzurro chiude il primo set in 42’. La profondità di palla di Jannik sembra già vicina a quella dei giorni migliori. Solo qualche sbavatura ( rovesci fuori misura) ma il servizio è già consistente. Nel secondo set Sinner varia anche le soluzioni tattiche. Il sudamericano combatte come un leone ma Sinner lo tiene sotto controllo e archivia l’incontro con un sorriso. Cori e boato da stadio, Sinner finalmente sorride. Fugati i suoi dubbi. “ Che bello” ha scritto sulla telecamera a fine match con gli applausi di papà Hans Peter e mamma Sieglinde in tribuna. Vicino a loro c’è Federica Brignone che ha promesso una sciata con Jannik non appena avrà recuperato dal grave infortunio.
LE PAROLE DI JANNIK SINNER
Ha detto: “Provo una sensazione bellissima, aspettavo questo momento. È difficile avere delle risposte quando non fai partite. Avrei potuto fare meglio ma Mariano è grande sulla terra. Comunque le sensazioni sono state buone. Tornare su questo campo, con un pubblico così, è stato incredibile. Ed è stata l’occasione per testare me stesso”.
In tribuna era presente anche il Ct Volandri, il capitano azzurro di Coppa Davis. Ha detto, impressionato dall’esordio del n. 1 d’Italia e del tennis: “Nonostante una piccola flessione all’inizio del secondo set, ha sempre comandato. Quello che ha fatto non è per nulla scontato. Cosa manca per rivedere il vero Sinner? Nei prossimi turni avremo più elementi, non basta una sola partita ma a me sembra già quello vero”.
Aggiunge Paolo Bertolucci: “Jannik ha ricominciato da dove aveva lasciato il 26 gennaio scorso con il trionfo agli Australian Open; ha ricominciato con una vittoria che fa bene per ritrovare subito morale e che lo rimette immediatamente al centro del villaggio. Sinner ha riacquistato la serenità perduta nell’ultimo anno trascorso sotto il peso micidiale di una vicenda che poteva sottrargli definitivamente il piacere del tennis”.
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