
Articolo di Kenneth Richard – Lunedì 14 Aprile 2025 – Tempo di lettura 2 minuti
Anche se l’intero aumento della concentrazione di CO2 è dovuto all’attività umana, l’impatto (pressione) sulle temperature globali non supera il 15-18%.
In un nuovo studio, il professore di geologia Dr. Wojciech Stankowski ha riassunto alcune delle ragioni per cui la narrativa prevalente che dice che gli esseri umani possono guidare il cambiamento climatico bruciando più o meno combustibili fossili non può essere supportata da prove.
I cambiamenti climatici naturali del passato, come “l’aumento della temperatura fino a 10°C in soli 50 anni” della Groenlandia, 14.700 e 11.700 anni fa, confermano che il tasso di cambiamento climatico moderno (solo 0,05°C per decennio dal 1860) rientra ben all’interno dell’intervallo di variabilità naturale.
Inoltre, una variazione della concentrazione di CO2 dallo 0,03% allo 0,04% (da 300 ppm a 400 ppm) non è abbastanza significativa da influenzare il cambiamento di temperatura nell’oceano globale, che copre il 71% della superficie terrestre.
“Se l’anidride carbonica fosse il principale motore delle fluttuazioni di temperatura, le sue variazioni di concentrazione dovrebbero essere enormi”.
“Attualmente, i livelli di CO2 sono di circa ~ 400 ppm. Se l’intera differenza [l’aumento di ~100 ppm di CO2 dall’inizio del XX secolo] è attribuita all’attività umana, la pressione antropogenica rappresenta non più del 15-18%”.
Fattori naturali come la tettonica, i cambiamenti nei fenomeni galattici e le fluttuazioni magnetiche del Sole continuano a modulare i cambiamenti climatici. L’attività umana può svolgere al massimo un ruolo modificativo non dominante.
“Le tendenze generali nei ritmi dei cambiamenti climatici continueranno a essere determinate dalla natura complessa dei fenomeni galattici, dalle fluttuazioni energetico-magnetiche del Sole e dalle loro interazioni con il campo magnetico terrestre”.
“L’intensità sempre crescente dell’antropopressione non ha un ruolo dominante nel cambiamento climatico”.

Fonte immagine: Stankowski, 2025
Fonte: No Tricks Zone
Fonte: UN NUOVO STUDIO RILEVA CHE LA “PRESSIONE” ANTROPOGENICA SUL CLIMA È TROPPO PICCOLA PER SVOLGERE UN “RUOLO DOMINANTE” (Autore: Enzo Ragusa)
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