Matteo Salvini/ “Sul tema natalità va copiato il modello Ungheria”

In corso a Roma gli Stati Generali della natalità, parole forti e chiare quelle di Matteo Salvini. “Il 3 aprile del 2003 avevo 30 anni, nasceva Federico. 12 dicembre 2012 nasceva Mirta. Lui ha fatto l’esame per la patente, lei fa la prima comunione domenica ed è felicissima. Sono la ragione della mia vita, le motivazioni per cui mi alzo e combatto. Sono sempre di meno i bimbi che nascono, siamo sotto quota 400 mila”, ha esordito il segretario federale della Lega in un videomessaggio.

Matteo Salvini ha invocato un cambio di marcia puntando su quello che di buono sta funzionando in giro per l’Europa e si è detto pronto a impegnarsi “a farlo nei prossimi mesi o con il prossimo governo”. L’ex ministro dell’Interno ha acceso i riflettori sull’importanza sui Centri aiuto alla vita: “Ci sono 258 mila bimbi nati dagli anni Settanta in poi che non sarebbero nati se le mamme non fossero entrate in un Centro aiuto alla vita. Bisogna aiutare, sostenere, promuovere, abbracciare e rafforzare il grande sistema che oggi in Italia sono più di 300 e che permettono a tante mamme di scegliere la vita rispetto alla morte”.

Matteo Salvini: “Sul tema natalità va copiato il modello Ungheria”

Nel corso del suo intervento, Matteo Salvini ha elogiato la legge sulla natalità ungherese, invitando l’esecutivo a “copiare” il provvedimento di Orban: “C’è un modello contestato politicamente per altri fronti che sul tema natalità è assolutamente da copiare. Mi riferisco all’Ungheria, dove da qualche anno funziona la legge per la natalità che aumenta del 5% la percentuale di bimbi ogni anno e che si fonda su prestiti a tasso zero e mutui agevolati per chi si sposa e fa dei figli. La legge arriva ad eliminare come soggetto tassato e tassabile una mamma dal quarto figlio in poi, che prevede il congedo parentale fino al terzo anno del bimbo per i nonni, oltre che per i genitori”. La legge, inoltre, “prevede un bonus di 7 mila euro per una macchina a sette posti per le famiglie numerose”. Matteo Salvini ha poi evidenziato che il “bonus una tantum da 300-400-500 euro” non è quello che inverte il drammatico trend demografico che stiamo vivendo. Il leghista ha messo in risalto i sostegni del Pnrr per costruire asili e materne, ma ha anche sottolineato che le “discriminazioni per scuole paritarie non hanno senso, molte città vanno aiutate”. Una battuta anche sul capitolo adozioni: “Ci sono già diversi pdl della Lega per velocizzarle e renderle più economiche”. Ma Matteo Salvini ha anche precisato: “Il business di 7 miliardi di euro dell’utero in affitto e della maternità surrogata non fa parte dell’Italia che ho in testa”.

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