“Quello appena concluso è in termini sostanziali e qualitativi un semestre straordinariamente positivo poiché i risultati sono stati raggiunti in un contesto geopolitico e macroeconomico di grande difficoltà ed incertezza“. Lo afferma Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, commentando i conti del primo semestre dell’anno. Doris sottolinea “l’ulteriore accelerazione del margine operativo, pari a 307 milioni di euro, in crescita del 25%. Ciò è stato possibile grazie alla nostra cultura identitaria del cliente che, nei periodi di difficoltà, fa ancor più la differenza. Molto significativo per il conto economico il contributo del margine da interessi, a testimonianza di un ottimo posizionamento del portafoglio impieghi, pronto a beneficiare del rialzo dei tassi”.
L’ad di Banca Mediolanum sottolinea “anche gli eccellenti flussi di raccolta netta gestita, totalmente azionaria, e quindi ancor più rilevante considerando le fasi avverse dei mercati. Il business del credito continua a progredire con un portafoglio di oltre 15 miliardi, di ottima qualità, ben diversificato ed equilibrato. In questo ambito è notevole anche il contributo di Prexta, la nostra realtà specializzata nel consumer credit. Prosegue bene l’acquisizione di clienti ma stavolta mi preme soprattutto segnalare l’aumento del numero dei family banker in crescita di 185 consulenti in soli 6 mesi, grazie all’inserimento di tanti nuovi professionisti per i quali Banca Mediolanum è sempre più attrattiva”.
Banca Mediolanum chiude il primo semestre dell’anno con un utile netto di 237,9 milioni di euro, in calo dai 268,7 milioni del primo semestre del 2021. La flessione del risultato, si spiega dal gruppo, è “unicamente” dovuta al titolo Nexi detenuto nel portafoglio valutato al fair value. Il margine operativo si attesta a 307,5 milioni, in aumento del 25% su base annua e record semestrale. Il margine da interessi è di 163,8 milioni, con una crescita del 26% dovuta alla continua crescita del portafoglio crediti alla clientela e all’ordinaria attività di tesoreria in un contesto di tassi di interesse più favorevole rispetto allo scorso anno.Il totale del patrimonio amministrato ammonta a 100,8miliardi, in calo del 7% da fine 2021 per l’andamento dei mercati finanziari nel primo semestre dell’anno.
Gli impieghi alla clientela retail sono di 15,4 miliardi (+16% su base annua), anche per il contributo di Prexta nel mercato della cessione del quinto dello stipendio e dei prestiti personali per 1,5 miliardi. L’incidenza dei crediti deteriorati netti sul totale crediti del gruppo rimane contenuta allo 0,72%. Il Cet1 è al 21,1%.
I volumi commerciali ammontano a 6,34 miliardi, in lieve calo rispetto ai 6,65 miliardi dello scorso anno. In particolare la raccolta netta totale è positiva per 4,34 miliardi, mentre la raccolta netta gestita tocca quota 3,12 miliardi, contro i 3,30 miliardi del primo semestre 2021. I crediti erogati sono stabili a 1,91 miliardi e i premi assicurativi delle polizze protezione registrano un aumento del 14%, raggiungendo 87,5milioni. Il numero dei family banker è di 5.947, in aumento del 3% rispetto alla fine dello scorso anno, mentre il totale dei clienti si attesta a 2,35 milioni, in aumento del 2%.