Il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi è stato multato di €500 dalla polizia di dogana svizzera per aver usato il lampeggiante tipico delle forze dell’ordine per superare la fila. La multa è stata subito pagata dall’autista del critico d’arte, che però sostiene di essere stato vittima di un illecito.
Ma Vittorio Sgarbi non ci sta e si difende così
Il suddetto autista sarebbe infatti un agente della Polizia di Stato, e perciò autorizzato a utilizzare il lampeggiante.
L’auto col lampeggiante ce l’ho per le minacce della mafia, il mio autista ha la qualifica di agente di Ps.
Queste sono le parole utilizzate da Sgarbi per giustificare l’utilizzo del lampeggiante, e per quanto riguarda il sorpasso sostiene di non essersi accorto di nulla in quanto impegnato a leggere, oppure a dormire. Il critico era infatti di ritorno dal Festival di Locarno, ma a quanto pare non sarebbe più intenzionato a mettere piede in Svizzera proprio a causa del trattamento ricevuto.
Le sue giustificazioni tuttavia non sono andate giù al popolo dei social, che si è lamentato con il critico dicendo che il suo comportamento altro non è che frutto della maleducazione e dell’abuso di potere.
Chiara Cozzi
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L’articolo Vittorio Sgarbi prende una multa in Svizzera: “Qui non ci torno più” proviene da Metropolitan Magazine.