Il posto più caldo in Europa nella notte del 12 novembre è risultata essere l’Islanda dove sui settori settentrionali sono state raggiunte temperature di quasi 23°C a mezzanotte. Ma diverse località hanno superato i 20°C.
L’azione congiunta tra un robusto anticiclone sull’Europa occidentale ed una bassa pressione sul Nord Atlantico ha richiamato masse d’aria calda d’estrazione sub tropicale lungo un canale diretto proprio verso l’Islanda. I venti di caduta dai rilievi hanno generato un riscaldamento della massa d’aria secondo un effetto Foehn.
L’effetto Foehn è noto per generare un rapido aumento delle temperature; avviene quando l’aria umida viene sollevata sui versanti montuosi, raffreddandosi e condensandosi. Durante la condensazione viene liberato calore latente che serve a riscaldare ulteriormente la massa d’aria. Quando quest’aria scende lungo i versanti opposti, il riscaldamento è ancora più marcato a causa del calore latente rilasciato, portando a un rapido incremento della temperatura. In questo caso le temperature eccezionalmente miti in Islanda sono un risultato di questo processo, amplificato dalla presenza di masse d’aria subtropicali e dai forti venti di caduta dai rilievi.
La particolarità è nella massa d’aria che sono spesso molto più calde del solito. Negli ultimi anni abbiamo assistito sempre più spesso all’arrivo di masse d’aria molto calde in zone insolite o in periodi dell’anno in cui normalmente non ci aspetteremmo temperature elevate.
L’articolo Cronaca meteo. Islanda, caldo eccezionale per novembre, 23°C a mezzanotte proviene da MIOMETEO.COM.