Una massiccia irruzione di aria artica legata allo stiramento del vortice polare canadese sta interessando gli Stati Uniti centro orientali e meridionali. E’ la seconda nell’arco di pochi giorni e ha già trovato temperature particolarmente basse che scenderanno ulteriormente. Così mentre il primo ciclone si allontana con un minimo sulla Nuova Scozia, un altro è pronto a formarsi sottovento alla costa atlantica con un minimo attualmente sulla Virginia che entro mercoledì ripercorrerà la strada del precedente.
Gli americani chiamano queste tempeste invernali con un nome che deriva dalla direzione dei venti prevalenti, Nor’Easter. Due elementi caratterizzano questo tipo di irruzioni, l’estensione areale del gelo e le intense nevicate anche a carattere di bufera che accompagnano il vortice verso l’Atlantico. La combinazione peggiore si avrà entro poche ore tra lo Stato di New York, la Pennsilvania e il New Jersey. Qui l’aria gelida in arrivo da nordovest entrerà in contrasto con l’aria umida e mite richiamata dall’Atlantico e produrrà tempeste di neve con accumuli che potrebbero superare anche il mezzo metro in 24h nel New Jersey. Contemporaneamente le correnti polari secche scorreranno sulla superficie dei Grandi laghi americani producendo il ben noto Lake Effect Snow con nevicate copiose anche a carattere di bufera su Buffalo, Detroit, Chicago. Il gelo dilagherà sino al Nuovo Messico e al Texas dove sono attese temperature fino a 20°C sotto la media stagionale. Le agenzie meteorologiche hanno diramato un’allerta senza precedenti che riguarda 60 milioni di persone. Ma prima delle foto e dei video dai social qualche temperatura minima della notte appena passata, -28°C in Minnesota e nel Nord Dakota, -25°C nello stato di New York, -21°C in Nebraska. La temperatura più bassa nello Yukon in Canada con -49°C.
L’articolo Cronaca meteo – L’artico canadese sprofonda negli USA, oltre 60 milioni di persone a rischio per gelo e neve. Foto e video proviene da MIOMETEO.COM.