La Puglia, terra di ulivi millenari, è da anni alle prese con una grave emergenza fitosanitaria: la Xylella. Questo batterio ha infettato migliaia di ulivi, causando il loro disseccamento e mettendo a rischio un patrimonio inestimabile dal punto di vista storico, culturale e economico.
Una speranza negli innesti
Nonostante la gravità della situazione, gli agricoltori pugliesi non si arrendono. Coldiretti ha annunciato l’apertura di un nuovo bando per finanziare gli innesti sugli ulivi secolari, un tentativo sperimentale per salvare questi giganti verdi. L’obiettivo è quello di sostituire le branche infette con altre provenienti da varietà resistenti alla Xylella.
Un sostegno insufficiente
Gli agricoltori, però, chiedono un maggiore sostegno da parte delle istituzioni. Il costo degli innesti è elevato e le procedure burocratiche spesso complesse. Inoltre, gli ulivi innestati impiegano diversi anni per recuperare la piena produttività, e nel frattempo gli agricoltori subiscono un grave danno economico. Per questo motivo, Coldiretti chiede un sostegno al reddito per cinque anni, fino a quando gli ulivi non torneranno a produrre.
La Piana degli Ulivi Monumentali nel mirino
La Piana degli Ulivi Monumentali, con i suoi 250.000 esemplari di ulivi secolari, è una delle zone più colpite dalla Xylella. Molti di questi alberi hanno un’età stimata di oltre mille anni e rappresentano un patrimonio unico al mondo. La perdita di questi giganti sarebbe un duro colpo per il paesaggio pugliese e per la sua storia.
Un danno economico incalcolabile
Dal 2013, la Xylella ha infettato oltre 8.000 chilometri quadrati di territorio pugliese, causando danni economici stimati in quasi tre miliardi di euro. Oltre alla perdita di produzione olivicola, l’epidemia ha avuto un impatto negativo sull’economia locale, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.
L’articolo La Xylella continua a minacciare gli ulivi pugliesi. Un terzo cancellati dal batterio killer proviene da Blitzquotidiano.it.