Anche la scuola protesta, anzi anticipa con uno sciopero proclamato per venerdì 10 dicembre da Flc Cgil, Uil Scuola, Gilda e Snals. Alla giornata di agitazione, in forma separata, partecipa anche Anief. “Adesso basta, la scuola si ribella”, è lo slogan.
I lavoratori della scuola protestano contro l’immobilismo del governo in materia di istruzione. In particolare, nel mirino c’è la Manovra 2022 che porta in dote 33 miliardi, dei quali solo lo 0,6% sarà destinato al fondo che dovrebbe premiare la professionalità dei docenti.
Percentuale “inadeguata”, dicono i sindacati, rispetto alla “necessità di rendere merito al lavoro della classe insegnante”.
Sciopero scuola, le ragioni dello stop
Le sigle attaccano anche per gli aumenti: 87 euro in busta paga che sono “decisamente troppi pochi”. La differenza, ricordano, tra la pubblica amministrazione e il personale scolastico è ancora di 350 euro.
C’è poi il tema dell’organico Covid: il governo ha stanziato 300 milioni per gli insegnanti ma zero risorse per il personale Ata.
Sciopero scuola, le richieste
I sindacati chiedono quindi “stabilità al lavoro di migliaia di precari valorizzando di più il lavoro che si fa in classe. Aumento dei posti dei collaboratori scolastici, presidi sanitari e sistemi di sanificazione nelle scuole. E poi basta con le reggenze, un dirigente e un Dsga per ogni scuola”.
Ecco le misure punto per punto rivendicate dai sindacati:
- Concorso Dsga Facenti Funzioni anche se privi del titolo di studio
- Riduzione numero alunni per classe
- Abolizione vincoli sui trasferimenti del personale
- Fine delle incursioni legislative in materia di contratto
- Snellimento delle procedure e meno burocrazia
- Rispetto degli impegni sottoscritti con le organizzazioni sindacali nel Patto per la Scuola
- Risorse per un aumento salariale a 3 cifre nel rinnovo del contratto
- Proroga dei contratti Covid anche per il personale ATA
- Risorse per la valorizzazione professionale e non per un premio alla “dedizione”
- Percorsi riservati per la stabilizzazione dei precari con 3 anni di servizio
- Sblocco della norma di legge del vincolo sulla mobilità per i neo immessi in ruolo dal 2020/21
- Intervento strutturale sulle classi numerose non a costo zero.