Cara Caterina,
mi chiamo Elisabetta, ho 43 anni e da qualche tempo vivo una storia d’amore con un ragazzo di 27 anni. È stato un colpo di fulmine, una cosa che non mi aspettavo ma
che è accaduta con una naturalezza sorprendente. Lui è una persona molto matura
per la sua età, e insieme stiamo davvero molto bene. Ci capiamo, ci rispettiamo e
siamo felici insieme, ma c’è un aspetto che mi fa soffrire. Ogni volta che usciamo
insieme, non posso fare a meno di notare gli sguardi e le reazioni della gente. Ho
sentito battute del tipo “Potresti essere sua madre” e sebbene cerchi di non darci
peso, a volte mi fanno male. Mi sembra che la nostra relazione venga vista con
giudizio, come se fosse fuori dalle righe. Quello che mi fa soffrire di più è che penso
che, se i ruoli fossero invertiti e fosse lui il più grande e io la più giovane, non
verremmo trattati allo stesso modo. Sembra che ci sia una sorta di “tabù” che non
riesco a superare. Come posso affrontare questa situazione senza che i pregiudizi
degli altri influenzino la nostra serenità? Come posso vivere questa storia con più
leggerezza e non farmi travolgere dalle parole e dagli sguardi di chi non riesce a
capire che l’amore non ha età? Vorrei riuscire a vivere appieno questa storia, senza
sentirmi giudicata o inadeguata, ma a volte la pressione esterna è difficile da
gestire. Ti chiedo un consiglio su come affrontare questa situazione, per riuscire a
vivere serenamente e con la stessa spontaneità di prima.
Grazie di cuore per l’attenzione e per il supporto che sicuramente saprai darmi.
Un abbraccio,
Elisabetta
Cara Elisabetta,
come affrontare una situazione del genere senza lasciarsi influenzare dai pregiudizi degli altri? La risposta è semplice: fregatene! Le persone giudicano tutto e tutti. Amano
commentare, fare gossip e scambiarsi opinioni al telefono con le amiche, spesso con
l’unico scopo di sentirsi al centro di qualcosa. E ora ti chiedo: vuoi davvero combattere
contro la mentalità di noi latini? Se la risposta è sì, ti consiglio di trasferirti in Svezia,
Norvegia o magari in Irlanda, dove la cultura del giudizio pesa molto meno. Lo dico perché viviamo in un paese che fomenta critiche su qualsiasi cosa, e, francamente, è quasi impossibile esserne immuni. E sai una cosa? Anche io, che cerco di non farmi influenzare, confesso che se vedessi una coppia con una grande differenza d’età, indipendentemente dal fatto che sia lui o lei a essere più grande, probabilmente al primo impatto rimarrei sorpresa. Non perché voglia giudicare, ma perché l’aspetto estetico e la prima impressione colpiscono tutti. Mi ricordo quando una mia vecchia amica mi presentò il suo fidanzato molto più giovane. Le chiesi con sincerità: “Sei pronta ad essere giudicata?”. Lei mi rispose: “Ma perché dovrebbero farlo?”. E io, altrettanto onestamente, le dissi: “Perché sembri sua madre. Non devi arrabbiarti se te lo fanno notare, perché probabilmente anche tu penseresti lo stesso vedendo qualcun altro nella tua situazione”. Ammettiamolo: noi donne spesso guardiamo con occhi maliziosi le giovani accanto agli uomini maturi, e lo stesso accade con le coppie in cui lei è molto più grande. È una reazione umana, ma non dovrebbe essere una condanna. La verità è che tutti dovremmo sforzarci di essere più aperti e meno inclini a giudicare. Io sto cercando di cambiare questa mentalità, per prepararmi al giorno in cui mia figlia avrà un fidanzato molto più grande o molto più giovane. Voglio essere una madre saggia e imparziale, capace di guardare oltre le apparenze. Ti consiglio di fare lo stesso: vivi la tua vita senza paura del giudizio altrui. La serenità dipende solo da te, non dagli altri.
Con affetto,
Caterina