Berrettini e Del Piero, due campioni ritrovati. Sono entrambi ritornati al centro delle cronache sportive e sulle prime pagine dei quotidiani tricolori. È il loro momento magico. Esultano i tifosi italiani e lo Sport in generale. Unanimi i commenti: c’è bisogno di loro. Due belle storie da raccontare.
E’ tornato il “martello di Roma”
Tutti pazzi per Matteo Berrettini, tennista romano della più bell’acqua. Fondamentale il suo contributo nella conquista a Malaga della Coppa Davis: in doppio con Sinner, da solo in semifinale e finale. Tre vittorie che hanno messo l’Italtennis in discesa. Una Davis da protagonista. Inevitabile l’accoglienza (più che calorosa) di lunedi 25 a Roma per il mattatore. Indescrivibile la sua ritrovata felicità. Si era disperso in una montagna di guai, si è ritrovato campione in azzurro dove ha trovato l’affetto dei compagni e la stima di capitan Volandri. E Matteo ha risposto rispolverando le sue “martellate” di servizio. È passato dall’oblio alla gloria, grazie ad una caparbietà esemplare. Meditava addirittura il ritiro dalla attività agonistica, ora ha recuperato tutti i suoi sogni. Infine la notizia di queste ore: Berrettini è tra i candidati dell’ATP per il prestigioso premio “Comeback of the year”, in pratica l’Oscar che ogni anno viene assegnato “a quegli individui o team che hanno fatto una prestazione di ritorno nel mondo dello Sport”. Nell’albo d’oro figurano stelle come il brasiliano Ronaldo, la statunitense Serena Williams, lo spagnolo Rafa Nadal, lo svizzero Roger Federer. Due soli italiani in 24 edizioni: Alex Zanardi (2005) e Valentino Rossi (2011). Matteo sarebbe il terzo a pieno merito.
La scalata alla Figc di “Pinturicchio”
Alessandro Del Piero, 50 anni, soprannominato dall’avvocato Agnelli con lo stesso nomignolo del celebre pittore perugino (forse perché anche lo juventino presentava in campo una corporatura minuta come, appunto, il “piccolo pintor”), Del Piero, si diceva, sta accarezzando l’idea di candidarsi alla presidenza della FIGC, attualmente occupata da Gabriele Gravina, 71 anni, pugliese, in sella dal 2018. Ora Gravina non ha ancora sciolto la riserva sulla sua ricandidatura che dovrà in ogni caso formalizzare entro il termine ultimo del 25 dicembre, ossia massimo 40 giorni dalle elezioni (3 febbraio 2025). Per la (eventuale) successione di nomi se ne fanno tanti. Ma indubbiamente il nome dell’ex juventino (una vita in bianconero coronata da 6 scudetti ed una Champions; 290 gol in 705 partite) è la più intrigante. Del Piero, campione del mondo 2006, ha già incassato importanti appoggi, in testa Dino Zoff (“Persona valida, è adatto al compito”). E poi De Laurentiis (“Approvo”). E col presidente del Napoli sono d’accordo Cairo (Torino), Corsi (Empoli), Lotito (Lazio); ed ex calciatori come Bergomi (“È pronto“) o come Giordano (“Personaggio eccellente, può essere all’altezza. Sarebbe una ventata d’aria fresca”). Del Piero accetterà, dicono gli amici più stretti, “ma solo se avrà il consenso di tutto il calcio”.
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