Elezioni 2022, Sgarbi sfida Casini a Bologna

”Casini a Bologna non rappresenta certo il Pd, lui viene dall’Udc, che ha candidato me… Siamo davvero davanti a un grande paradosso.. E’ nato in un partito ed è finito al mio posto”. Ancora non c’è l’ufficialità perché manca la fumata bianca su tutte le liste di Forza Italia a causa di vari nodi da sciogliere, quello sui capilista soprattutto, ma Vittorio Sgarbi conferma le indiscrezioni che lo danno in corsa nell’uninominale di Bologna in quota Fdi, sotto le insegne di ‘Noi moderati’, quarta gamba del centrodestra.

Il critico d’arte ferrarese che sfiderà Pier Ferdinando Casini, schierato da Enrico Letta nella roccaforte del Pd, si sente già in campagna elettorale e spiega all’Adnkronos che ha in mente una serie di slogan sull’arte e la bellezza perchè il suo obiettivo è portare a Bologna ”l’idea del Rinascimento”: ”Non tutti sanno che a Bologna soltanto i portici sono patrimonio dell’Unesco, io, invece, voglio che tutta la citta’ sia riconosciuta patrimonio dell’Unesco. Bologna deve diventare capitale dell’arte come Firenze e Venezia”, promette Sgarbi che correrà anche come capolista dei ‘centristi’ nel proporzionale a Milano 2.

Sgarbi ironizza su Casini più volte: ”Casini per il Senato è come un orologio o una scultura, quindi rappresenterebbe se stesso… Sgarbi c’è sempre, sia che vinca, sia che perda. E invece, Casini non c’è: lui non è per Bologna, è per sé, vuole andare al Senato perché vuol essere a Roma… Per questo propongo che venga nominato da Mattarella senatore a vita così ha risolto il problema di rappresentare solo se stesso. Inutile chiedere ai bolognesi di fargli questo regalo elettorale, lo chieda direttamente al Colle…”.