Febbre Dostoevskij


Roma, 20 dicembre 2024 – “Fyodor fever”: così il “Guardian” definisce l’ondata di successo stratosferico che il famoso scrittore e filosofo russo Fëdor Dostoevskij sta riscuotendo sui social. Il suo “nuovo” debutto si deve ovviamente al BookTok, dove “Le notti bianche”, novella del 1848, tra le più conosciute dell’autore, è diventata un fenomeno virale.

Come racconta il “Guardian”, nel 2024 l’edizione in formato tascabile della storia, pubblicata da Penguin Classics, è stato il quarto libro più venduto in traduzione nel Regno Unito. Dall’inizio di dicembre dell’anno scorso, “Le notti bianche” ha iniziato a spopolare prima su TikTok, poi anche su Instagram. Sulle piattaforme si trovano migliaia di contenuti al riguardo: dalle recensioni, a estratti e citazioni riportate, a foto estetiche con il libro, a playlist ispirate alla storia su Spotify. Poteva sembrare improbabile che una storia che parla di solitudine e amore non corrisposto diventasse così popolare tra i giovani. Eppure così è stato.

Solitamente, i libri che spopolano sul BookTok appartengono a generi specifici: romanzi rosa, narrativa young adult e romantasy sono le categorie più gettonate. Quindi cosa ha portato la novella di Dostoevskij ad essere così di tendenza? Secondo il “Guardian” ha giocato una parte importante il fatto che la storia sia lunga circa 80 pagine. Sul BookTok, “un libro breve è spesso allettante, poiché consente di aggiungere facilmente un titolo alla lista annuale di letture – molti utenti si pongono obiettivi numerici per l’anno, utilizzando piattaforme come Goodreads”. Ma non è l’unico motivo dietro al suo successo.

A quanto pare, è proprio la trama a conquistare i lettori: il narratore che sente tutto in modo molto intenso, l’esplorazione dei sentimenti di isolamento e solitudine, la ricerca di uno scopo e un significato nelle connessioni umane. Sempre secondo il “Guardian” forse non dovremmo stupirci che “una storia su qualcuno che costruisce un’elaborata vita di fantasia sia diventata popolare sui social media, dove gli utenti tendono a romanticizzare intenzionalmente le proprie vite”. Per la testata britannica, questo atteggiamento, chiamato “main character syndrome” (la sindrome del protagonista), si riflette perfettamente nel narratore di “Le notti bianche”, e questo potrebbe spiegarne il successo. Oppure qualche Booktoker con migliaia di followers è stata particolarmente brava nel recensire la novella, creando quell’effetto onda che è spesso tipico del social, specialmente per quanto riguarda libri pubblicati decine di anni fa, che riemergono in modo inaspettato. Se non altro, ciò ha portato le ragazze di TikTok a leggere Dostoevskij, scrive il “Guardian”.