Il sangue sulla statuina della Madonna di Trevignano è di Gisella Cardia, lei si difende: “Mi aspetto altre tracce”

Le analisi di laboratorio hanno confermato che il sangue ritrovato sulla statua della Madonnina di Trevignano appartiene a Gisella Cardia. La donna ha sempre sostenuto che la lacrimazione fosse un fenomeno sovrannaturale, ma la Chiesa aveva già smentito l’autenticità dell’evento. Ora, anche le indagini scientifiche smentiscono il presunto miracolo, facendo emergere nuovi sviluppi nell’inchiesta per truffa.

Gli esiti delle analisi

Nei laboratori di Tor Vergata si era inizialmente appurato che il sangue sulla statua fosse umano e femminile, escludendo altre ipotesi circolate in passato, come l’uso di sangue di maiale o pittura color rubino. Oggi arriva la conferma definitiva: il profilo genetico del sangue è perfettamente sovrapponibile a quello di Gisella Cardia.

Questa prova rappresenta un elemento cruciale nell’indagine condotta dalla Procura di Civitavecchia, che sta valutando il rinvio a giudizio della veggente per truffa. Cardia, per anni, ha radunato centinaia di fedeli sulla collina di Trevignano, sostenendo di ricevere messaggi della Madonna e di compiere miracoli. Il 28 febbraio scadrà il termine ultimo per il deposito della super-perizia genetica, affidata all’esperto forense Emiliano Giardina, che chiarirà definitivamente il quadro probatorio.

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Il sangue sulla statuina della Madonna di Trevignano è di Gisella Cardia, lei si difende: “Mi aspetto altre tracce” (foto ANSA) – Blitz quotidiano

La difesa di Gisella Cardia

L’avvocata di Cardia, Solange Marchignoli, assicura che la sua assistita è serena: “Gisella sta benissimo e continua a essere mossa da una fede profonda. Non ha nulla da guadagnare da questa vicenda”. La difesa spera che il profilo genetico possa risultare misto, includendo altre tracce oltre a quelle di Cardia, per escludere l’accusa di truffa.

Marchignoli sottolinea che la presenza di tracce di Dna da contatto o salivare potrebbe influenzare l’interpretazione dei risultati: “Se il profilo è singolo, significa che Gisella ha depositato il sangue volontariamente. Ma se è misto, non si può escludere la presenza di altre fonti di Dna”. Tuttavia, l’esclusione della sovrannaturalità della lacrimazione pone interrogativi di natura religiosa. “Chi può dire quale sia il Dna della Madonna?” conclude l’avvocata, sollevando ulteriori polemiche sulla vicenda.

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