IVREA. Le eterne incompiute

Lo abbiamo detto e ripetuto allo sfinimento nella campagna elettorale che ha preceduto le elezioni del 2013: “Andiamoci piano a promettere opere pubbliche fantasmagoriche. Se si conosce il trend storico, e quindi la reale disponibilità di risorse nel bilancio della città, non si possono creare aspettative di fatto irrealizzabili”. Alla luce di questo il nostro “progetto” elettorale prevedeva la realizzazione di poche e ben definite opere di grande entità, a partire dalla Biblioteca civica, dedicandosi a chiudere, piuttosto, tutta una serie di criticità che ci si porta appresso fin dalla precedenti amministrazioni. Non così […]

Se vuoi continuare a leggere questo contenuto devi essere abbonato all’edizione digitale. Se hai già un abbonamento effettua il login (cliccando qui), altrimenti vai sul nostro STORE (cliccando qui) e acquistane uno.