La Flotilla: “Botte in testa, trattati come scimmie al circo nelle carceri israeliane”. Greta espulsa tra scambi di accuse e veleni

Roma – “Partiranno domani con un volo charter per Atene”. Con queste parole il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nella tarda serata di ieri ha annunciato (a sorpresa, almeno per le tempistiche) l’imminente rientro dei quindici attivisti italiani che non avevano firmato il foglio di via. “Saranno assistiti – continua – dalla nostra ambasciata nel trasferimento verso l’Italia”. Una buona notizia, dunque, che conclude una giornata, quella di ieri, caratterizzata dai racconti che gli attivisti della Global Sumud Flotilla hanno reso pubblici a proposito della detenzione.

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Una vera e propria denuncia. “Siamo stati trattati come le vecchie scimmie dei peggiori circhi degli anni Venti”, ha detto il giornalista di Fanpage, Saverio Tommasi, appena rientrato in Italia. “Abbiamo ricevuto botte – ha continuato – nella schiena e in testa. Ci hanno tolto le medicine, e un signore di 86 anni, a cui è stata sequestrata la bomboletta per l’asma, si è sentito male ma non ha ricevuto alcuna assistenza medica”.

Greta Thunberg con un militare israeliano sulla Flotilla
“Greta e i suoi amici sono sani e salvi. Diverse imbarcazioni della flottiglia Hamas-Sumud sono già state fermate in sicurezza e i loro passeggeri sono stati trasferiti in un porto israeliano”. Lo scrive su X il ministero degli Esteri israeliano postando il video del fermo dell’attivista svedese Greta Thunberg, 1 ottobre 2025. X MINISTERO DEGLI ESTERI ISRAELIANO +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO’ ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L’AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++

Violenze sia fisiche sia psicologiche, diritti (anche minimi) negati e un clima di paura: sono questi gli elementi che emergono dalle testimonianze degli attivisti, accolti tra applausi e abbracci negli aeroporti di Fiumicino e Malpensa. “Siamo stati trattati malissimo – ha spiegato Cesare Tofani –, come se fossimo dei terroristi. Avevamo solo l’acqua del rubinetto e il cibo era poco”. “Le donne erano quindici in una cella da quattro – ha aggiunto Paolo De Montis –, noi eravamo dieci in una da sette, con solo un rotolo di carta igienica, senza acqua e con il cibo mangiato per terra”.

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I maltrattamenti non hanno riguardato solo gli attivisti italiani. Greta Thunberg, infatti, come ha rivelato il giornalista turco, Ersin Celik, anche lui membro dell’equipaggio, è stata “trascinata per i capelli, picchiata e costretta a baciare la bandiera israeliana. Le hanno fatto cose inimmaginabili, come monito per gli altri”. Secondo il Ministero degli Esteri svedese, la giovane attivista avrebbe riferito di non aver ricevuto acqua né cibo a sufficienza, di aver sviluppato delle eruzioni cutanee causate probabilmente dalle cimici e di “essere rimasta seduta per lunghi periodi su superfici dure”.

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Un’accusa che il ministro degli esteri israeliano, Israel Katz, ha tentato di negare su X: “Le affermazioni riguardanti i maltrattamenti di Greta Thunberg e di altri detenuti della flottiglia Hamas Sumud sono sfacciate menzogne. Tutti i diritti legali dei detenuti sono pienamente tutelati”. E poi, sprezzante, ha aggiunto: “Thunberg e altri detenuti si sono rifiutati di accelerare la loro espulsione e hanno insistito per prolungare la loro permanenza in custodia. Greta inoltre non ha presentato reclamo alle autorità israeliane per nessuna di queste accuse ridicole e infondate, perché non sono mai avvenute”. L’attivista svedese – stando al sito israeliano di informazione Ynet – sarà espulsa oggi da Israele con un volo finanziato dalla Grecia. L’aereo decollerà dall’aeroporto Ramon, nel sud di Israele, e atterrerà ad Atene.

Arrivata a Firenze l'attivista arrestata in Israele Margherita Cioppi
PRESSPHOTO Firenze Global Sumud Flotilla: arriva alla stazione l’attivista arrestata in Israele Margherita Cioppi. Foto Marco Mori/New Press Photo

Ma sono tante le testimonianze raccolte dal team legale internazionale che sta assistendo gli oltre 300 attivisti ancora nelle carceri israeliane. Gli avvocati denunciano “gravi abusi subìti” dai membri dell’equipaggio della Global Sumud Flotilla, detenuti in celle sovraffollate con scorte di acqua e cibo insufficienti. Qualcuno risulta ferito, “altri sono stati bendati e ammanettati per periodi prolungati. Una donna ha riferito di essere stata costretta a togliersi l’hijab e di aver ricevuto solo una camicia in sostituzione”.

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Ieri sera un’attivista della Flotilla è stata arrestata per aver dato un morso a una guardia carceraria nel carcere di Ketziot. Lo riferisce Channel 12. La donna, che avrebbe dovuto essere espulsa domani, è stata arrestata nuovamente e sarà portata oggi in tribunale.